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News e documenti

Corso FOP Ecumenismo

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CORSO TRIENNALE DI ECUMENISMO E DIALOGO
Per tutti coloro che desiderano formarsi una coscienza cristiana aperta al mondo intero, cioè ecumenica e dialogica
PROGRAMMA
ANNO 2012-13: Fondamenti di ecumenismo cattolico. Presentazione delle chiese orientali antiche e ortodosse. Presentazione delle chiese protestanti e anglicane
ANNO   2013-2014:  Le religioni abramitiche:
la religione ebraica antica e moderna come religione dell’alleanza Dio-Israele, del libro della Parola di Dio e della tradizione orale rabbinica. La religione islamica come fede abramitica, profetica e universale, basata sulla rivelazione coranica a Maometto.
ANNO 2013-14: Principi di dialogo interreligioso. Presentazione essenziale delle religioni orientali: Induismo, Buddhismo, Taoismo, Confucianesimo, shintoismo.
SEDE DEL CORSO: PARR. S.MARIA DI                        LORETO, via B.Croce 36 Ancona
CALENDARIO: Primo incontro: MERCOLEDI’
31 ottobre alle ore 18,30; replica alle ore 21,15
DATE DEGLI ALTRI 7 INCONTRI: 28/11/12;
30.1.13; 27.2.13; 3.4.13; 24.4.13; 29.5.13; 26.6.13.
Per info: Don Valter Pierini 333/3982132;
Anna Marinelli Mattioni    345/1312289

CHIESE DELLA PIENA COMUNIONE CATTOLICA

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CHIESE DELLA PIENA COMUNIONE CATTOLICA





La Chiesa cattolica è
costituita dalla comunione di diverse Chiese giuridicamente autonome e
originali
:



1/ Chiesa latina, che comprende al suo interno
sia il rito
romano
, sia quello ambrosiano e mozarabico (a Toledo,
vetero-spagnolo). Essa è la chiesa in cui il papa svolge anche la funzione
patriarcale, cioè l’autorità diretta;



2/ Chiesa
cattolica armena
;



3/ Chiesa
cattolica caldea
e siro-malabarese



4/ Chiesa
cattolica copta
egiziana ed etiope;



5/ Chiesa cattolica maronita;



6/ Chiesa
cattolica sira
e siro-malankarese;



7/ Chiese nazionali greco-cattoliche(15):









Settimana Ecumenica 2012

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Settimana Ecumenica 2012

 DOWNLOAD LOCANDINA 1
 DOWNLOAD LOCANDINA 2

LE CHIESE CRISTIANE: CATTOLICA DI ANCONA-OSIMO - AVVENTISTA DEL SETTIMO
GIORNO - CHIESA DI CRISTO - EVANGELICA APOSTOLICA IN ITALIA - VALDESE E
METODISTA - ORTODOSSA ROMENA

vi invitano alla

Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani
18-25 gennaio 2012

“Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore”
(I Corinzi 15, 51-58)

 

MARTEDÌ 17
alle 17,00 Giornata per la conoscenza dell’ebraismo
Sala del Rettorato UNIVPM-Ancona Piazza Roma 22
La sesta parola “Non ucciderai”.
Introdurranno il ministro di culto N. Haronee e l’arcivescovo di Ancona-Osimo
Mons. Edoardo Menichelli

MERCOLEDì 18
alle 18,30 Santuario S. Giuseppe da Copertino – Osimo – Via S.Francesco
Apertura della settimana – Preghiera ecumenica con cattolici, ortodossi e protestanti

GIOVEDì 19
alle 18,00 Chiesa S. Nicolò di Bari – Sirolo – Piazza V.Veneto
Preghiera ecumenica e incontro di amicizia con la Chiesa Ortodossa Romena

VENERDì 20
alle 18,00 Parrocchia S.Croce – Pietralacroce Ancona – Via del Conero 32
Preghiera ecumenica e incontro di amicizia con la Chiesa Apostolica in Italia

SABATO 21
alle 10,30 Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno
Culto Ecumenico Avventista aperto a tutti che si svolgerà nel locale sottostante la
Chiesa di S.Maria di Loreto al Pozzetto – Ancona Via Benedetto Croce 36
alle 21,00 Duomo di Ancona: Veglia ecumenica solenne
con la partecipazione dell’arcivescovo Mons. Edoardo Menichelli,
del vescovo Ercole Lupinacci e dei rappresentanti delle Chiese: Anglicana
inglese, Apostolica in Italia, Chiesa di Cristo, Avventista del settimo giorno,
Evangelica Valdese e Metodista, Ortodossa Romena

DOMENICA 22
alle 10,15 Duomo di Ancona
Celebrazione Eucaristica orientale presieduta dal vescovo greco cattolico Ercole Lupinacci
(diocesi di Lungro, Calabria). Coro della parr. greco-cattolica di Villa Badessa di Rosciano
(Pescara). Seguirà incontro di conoscenza e amicizia nella memoria della Chiesa di S. Anna
dei Greci di Ancona
alle 16,00 Chiesa Ortodossa romena S. Dasio (SS. Annunziata) – Ancona - Via Podesti 12
Preghiera ecumenica interconfessionale guidata dal parroco Jonel Barbarasa

MERCOLEDì 25
alle 18,00 Chiesa S.Paolo aula magna – Ancona – Largo Bovio 8
Chiusura della settimana di preghiera animata dalle Chiese cristiane di Ancona e Provincia

VENERDì 27
alle 18,00 Ex sala del Consiglio Comunale di Ancona - Piazza XXIV maggio, n. 1
Dibattito su “Chiese cristiane e stato italiano: 150 anni di libertà religiosa”
Relatori: Pastore valdese Giuseppe Platone e prof. cattolico Tarcisio Chiurchiù

L'EUCARESTIA, ESPERIENZA SPIRITUALE PIRIMA E PIU' CHE FISICA

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L’EUCARESTIA: UN INCONTRO SPIRITUALE, PRIMA
CHE FISICO



Perché Gesù invita a bere il suo sangue,
gesto sacrilego per gli ebrei? Nel pane
e nel vino consacrati riceviamo il corpo fisico o quello spirituale di
Cristo? Il Regno di Dio è una questione
di cibo  e di bevanda?
Su che cosa c’è sempre stata piena concordanza tra le chiese cristiane
separate circa la cena del Signore ?





Partiamo
per la nostra riflessione da una domanda apparentemente oziosa che forse ci
siamo spesso posti: perché Cristo, volendo lasciarci il rito memoriale del suo
sacrificio di amore universale, ha scelto proprio il pane-carne e il vino-sangue?
Non sarebbe bastato ad es. il solo pane
spezzato e condiviso, visto che per gli ebrei anche il solo toccare il sangue
rendeva impuri davanti a Dio? L’espressione usata da Gesù fu “questo (pane spezzato) è la mia carne
offerta in sacrificio per voi e questo
(vino condiviso) è il calice del mio sangue … versato per voi e per tutti in
remissione dei peccati”. Questo duplice segno permetteva infatti a Gesù di
accostare la propria morte in croce ai sacrifici di animali del tempio di
Gerusalemme. Dopo la immolazione per giugulazione delle vittime, il sangue, elemento
divino del corpo, veniva raccolto e bruciato a parte, mentre le carni venivano
divise, una parte destinata ai sacerdoti e una parte per il pasto di comunione
degli offerenti. Pertanto la scelta di usare i due elementi complementari non
fu fatta ad indicare due parti del corpo di Cristo, ma a ricordare una morte sacrificale della persona intera di
Gesù Cristo per amore e obbedienza al Padre. E’ giusto allora credere che il
pane si converte nel corpo fisico di Cristo e il vino nel suo sangue, così come
essi erano sulla croce? Ma in tal caso la comunione sarebbe un atto di
cannibalismo, come ci accusano da sempre i nostri fratelli musulmani! La risposta è totalmente negativa! “La
carne del Figlio dell’uomo data in cibo, è il suo corpo nello stato glorioso di Risorto”(Giovanni P.II°, La chiesa vive dell’eucarestia, N° 18) e
non il corpo fisico di Cristo. Tanto è vero che “Cristo è tutto e integro,
presente in ciascuna specie (cioè sia nel pane, che nel vino) e in ciascuna
loro parte; perciò la frazione del pane
eucaristico non divide Cristo”(Cat. della Chiesa Catt. N° 1377). Se invece si
trattasse del solo corpo fisico di Cristo, nella comunione mangeremmo solo la
carne senza il sangue e viceversa.



A questo punto mi immagino già la vostra obiezione.
Come mai nei miracoli eucaristici l’ostia si è trasformata in parti di tessuto
umano irrorate di sangue umano vivente? Non è questa la prova provata o la
pistola fumante che dietro l’apparenza del pane e del vino si nasconde il corpo
fisico di Cristo? CONTRODOMANDA: E da quando in qua i fenomeni mistici straordinari
hanno più valore della bibbia e della dottrina della chiesa? Quei fatti
straordinari sono fenomeni ricchi di mistero scientifico, più che religioso.
Essi possono essere spiegati in vari altri modi, e, speriamo meglio, dagli
sviluppi futuri della scienza.          Ma
il vero miracolo dell’eucarestia, quello cioè che richiede autentica fede e
amore cristiano, e non indagini di laboratorio,
non è quello della modalità di presenza di Cristo Risorto dietro le
apparenze del pane e del vino, bensì il
suo risultato, vale a dire l’incontro spirituale con Cristo mediante lo Spirito
Santo, cioè l’esperienza personale di
amicizia e comunione con Cristo di chi
riceve l’eucarestia. “Come il Padre che ha la vita, ha mandato me e io vivo per
il Padre, così colui che mangia di me vivrà per me”(Gv 6,57)… La comunione alla
carne del Cristo Risorto, vivificata dallo Spirito Santo e vivificante,
conserva, accresce e rinnova la vita di grazia ricevuta nel Battesimo. La
crescita della vita cristiana richiede di essere alimentata dalla Comunione
eucaristica, pane del nostro pellegrinaggio, fino al momento della morte,
quando ci sarà dato come viatico (cioè pane
del viaggio
”(C.C.C. N° 1392).



Noi cristiani occidentali, sia cattolici che
protestanti, nel fervore delle polemiche
contrapposte, abbiamo forse dato troppa
importanza alla questione della modalità della presenza di Cristo Risorto
nell’Eucarestia e per questo ci siamo divisi proprio sul sacramento voluto da Cristo
per esprimere l’unità della Chiesa. Abbiamo
così messo in ombra il vero miracolo
eucaristico, sul quale tutte le chiese cristiane sono già da sempre rimaste
concordi: la comunione di grazia e di amore tra la persona intera di Cristo
Risorto e il credente che lo riceve durante la Santa Cena. In quel momento lo
Spirito ci rende simili a Cristo, inserendoci nel suo corpo, che è la chiesa, e
nella comunione dei santi. Ancora una volta dunque siamo costretti ad imparare
dai nostri fratelli ortodossi e orientali. Infatti alla loro tradizione teologica
interessa solo la verità biblica di fede della “trasmutazione” o
“trasfigurazione” del pane e del vino, e non la modalità fisica di essa. Per
essi solo Dio può conoscere la modalità della presenza di Cristo Risorto negli
elementi eucaristici. Così come solo Lui conosce la modalità dell’unione tra la
natura umana e divina nell’incarnazione.



In
conclusione l’eucarestia non è qualcosa di esteriore, di materiale e quasi
magico, ma un incontro spirituale ravvicinato del credente con Cristo Risorto.
Ed è lo Spirito che compie l’opera più importante: quella cioè di spingerci a specchiarci nel
volto di Cristo e a fare realmente tutto in memoria e per mandato di Lui. “Il regno di Dio non è questione di cibo o di
bevanda, ma perdono di Dio, gioia e pace che vengono dallo Spirito santo”(Rom
14,17). E, mi raccomando, appena potete, fate sapere ai
vostri amici islamici, che non si spaventino: noi non siamo mai stati i cannibali di Gesù
Cristo!               Don Valter Pierini 06/2011

Cristiani Ed Ebrei In Preghiera Nella Sinagoga Di Ancona

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Al termine del confronto sull’eucarestia tra cattolici, ortodossi e protestanti, il sabato 10 settembre scorso, il Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona 2011 ha vissuto uno dei suoi momenti più forti con la visita e la preghiera nella sinagoga di una delegazione di 10 chiese cristiane delle Marche guidate dal vescovo Edoardo, dal legato pontificio card. Re, dal vescovo ortodosso Zervos e dalla pastora Lidia Maggi, presente il card. Bagnasco.  I quaranta membri della delegazione sono stati accolti dal rabbino Laras, il quale ha sottolineato il valore spirituale della visita come gesto di riconciliazione, amicizia e pace tra cristiani ed ebrei proprio nella più antica sinagoga d’Italia dopo quella di Roma. E’ stata infatti la prima volta che una delegazione ufficiale di chiese cristiane si è trovata a pregare insieme alla piccola comunità ebraica di Ancona, riunita per il suo momento settimanale più intimo e sacro, il culto festivo dello Shabbàt (sabato). All’inizio i presenti hanno letto insieme tre preghiere ebraiche: una per la pace, una per la comunità e una per lo stato d’Israele. Quindi si è tenuta la cerimonia della reposizione solenne dei rotoli sacri della Toràh (Pentateuco), che conclude con il canto il culto del sabato. Poi tutti insieme i presenti hanno recitato i salmi biblici 46, 92 e 100. Al termine hanno preso la parola il vescovo Menichelli e il rabbino Laras. Il vescovo di Ancona ha ricordato i tempi bui della sua infanzia, quando, durante la seconda guerra mondiale, alcune famiglie ebraiche furono nascoste dai cristiani sulle montagne marchigiane per sfuggire alla deportazione nazista. A riguardo il rabbino Laras ha ribadito una condanna lapidaria del mistero di iniquità della Shoàh dicendo: “mai più!”. Infine egli ha riaffermato: ”Tra i discendenti di Abramo dovranno sempre regnare sentimenti di amore e di accoglienza reciproca!”. Si è così concluso una  visita emozionante, inedita e suggestiva.

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