Al termine del confronto sull’eucarestia tra cattolici, ortodossi e protestanti, il sabato 10 settembre scorso, il Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona 2011 ha vissuto uno dei suoi momenti più forti con la visita e la preghiera nella sinagoga di una delegazione di 10 chiese cristiane delle Marche guidate dal vescovo Edoardo, dal legato pontificio card. Re, dal vescovo ortodosso Zervos e dalla pastora Lidia Maggi, presente il card. Bagnasco. I quaranta membri della delegazione sono stati accolti dal rabbino Laras, il quale ha sottolineato il valore spirituale della visita come gesto di riconciliazione, amicizia e pace tra cristiani ed ebrei proprio nella più antica sinagoga d’Italia dopo quella di Roma. E’ stata infatti la prima volta che una delegazione ufficiale di chiese cristiane si è trovata a pregare insieme alla piccola comunità ebraica di Ancona, riunita per il suo momento settimanale più intimo e sacro, il culto festivo dello Shabbàt (sabato). All’inizio i presenti hanno letto insieme tre preghiere ebraiche: una per la pace, una per la comunità e una per lo stato d’Israele. Quindi si è tenuta la cerimonia della reposizione solenne dei rotoli sacri della Toràh (Pentateuco), che conclude con il canto il culto del sabato. Poi tutti insieme i presenti hanno recitato i salmi biblici 46, 92 e 100. Al termine hanno preso la parola il vescovo Menichelli e il rabbino Laras. Il vescovo di Ancona ha ricordato i tempi bui della sua infanzia, quando, durante la seconda guerra mondiale, alcune famiglie ebraiche furono nascoste dai cristiani sulle montagne marchigiane per sfuggire alla deportazione nazista. A riguardo il rabbino Laras ha ribadito una condanna lapidaria del mistero di iniquità della Shoàh dicendo: “mai più!”. Infine egli ha riaffermato: ”Tra i discendenti di Abramo dovranno sempre regnare sentimenti di amore e di accoglienza reciproca!”. Si è così concluso una visita emozionante, inedita e suggestiva.